
Amore e anarchia
Uno spettacolo del Teatro delle Albe
a cura di Cristina Valenti
scritti di Claudia Bassi Angelini, Daria Bonfietti, Luigi Dadina, Pietro Fenati, Laura Gambi, Domenico Gavella, Gerardo Guccini, Alessandro Luparini, Maurizio Maggiani, Michela Marangoni, Massimo Marino, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Massimo Ortalli, Sara Panzavolta, Andrea Papi, Michele Pascarella, Cristina Valenti
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, B/N; 2015, pp. 168
Euro 15.00
ISBN: 9788871284059Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi, internazionalisti ravennati vissuti a cavallo fra Otto e Novecento, sono nascosti in una scuola, a cent’anni dalla morte, invisibili al mondo del quale continuano a percepire e interpretare le voci e i rumori.
Così li hanno immaginati Luigi Dadina e Laura Gambi, autori del testo “Amore e anarchia”, che ha debuttato il 3 ottobre 2014 a Vulkano, ex scuola poco fuori Ravenna, per la regia di Luigi Dadina, che ne è anche interprete assieme a Michela Marangoni.
L’idea generosa e ribelle che ha sostenuto i due protagonisti, pagata al prezzo di lunghi anni di latitanza all’estero, carcere e domicilio coatto, continua ad animare i loro ricordi e chiede di essere ascoltata. Così nasce questo volume, dall’ascolto di alcuni spettatori, vicini per ragioni diverse agli artisti e alle vicende narrate, che hanno voluto proseguire con i loro scritti il dialogo avviato a teatro.
Il libro si apre ripercorrendo lo spettacolo, “trascritto” sulla carta sotto forma di drammaturgia del testo e delle immagini. La seconda parte contribuisce alla lettura del lavoro arricchendola di Visioni e contesti, ossia di sguardi critici e prospettive teatrali e storiografiche. La terza parte, Il percorso dello spettacolo, ospita le testimonianze di chi ha partecipato e contribuito all’officina teatrale. Infine le Lettere affidano al libro tracce e suggestioni di spettatori esemplari. Il sipario si chiude su un’immagine d’epoca che ritrae il processo degli internazionalisti. Forse non sono i coniugi Pezzi gli anarchici raffigurati, ma ce ne avvicinano le sembianze, fantasmi ostinati di una storia che continua eternamente a raccontare sogni e ideali, progressi e sconfitte.
L'AUTORE
Cristina Valenti
Cristina Valenti è presidente di Scenario ets e direttrice artistica di Scenario Festival. Già Professoressa Associata in Discipline dello Spettacolo all’Università di Bologna, ha insegnato Storia del Nuovo Teatro e Teatro Sociale. È stata Direttrice del Master in Imprenditoria dello Spettacolo e curatrice dell’Archivio Leo de Berardinis e dell’Archivio della Compagnia della Fortezza. È Consulente scientifico del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna e dirige la rivista «Quaderni di Teatro Carcere» da lei fondata nel 2013. Proveniente da studi di carattere storico e filologico, ha rivolto la sua attività al teatro d’innovazione, sia sul piano della produzione scientifica, sia sul piano della curatela e dell’organizzazione. Ha scritto libri e saggi dedicati a Julian Beck e Judith Malina, Copi, Leo de Berardinis, Alfonso Santagata, Teatro Due Mondi, Compagnia della Fortezza, Compagnie de L’Oiseau-Mouche, Gli amici di Luca, Antonio Viganò, Motus, Ascanio Celestini, Emma Dante, Babilonia Teatri. Con Titivillus ha pubblicato fra l’altro Generazioni del nuovo (2010), Amore e anarchia. Uno spettacolo del Teatro delle Albe (2015), Scenari del terzo millennio (2018), Storia del Living Theatre. Conversazioni con Judith Malina (2018, nuova ed. aggiornata), Mauerspringer. Forme di espressione artistica e di partecipazione nel teatro di strada (2020). Fra i contributi pubblicati in volumi collettanei, si ricorda Fondamenti del non attore, in Controcampi. Estetiche e pratiche della performance negli spazi del sociale (a cura di Fabrizio Fiaschini, 2022).