Storia del Living Theatre

Conversazioni con Judith Malina

Cristina Valenti

dicembre 2017

Altre informazioni
Con un intervento di Judith Malina
e un percorso fotografico di Marco Caselli Nirmal

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L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura, cucitura filo refe; COPERTINA carta patinata plastificata opaca con bandelle, CMYK; INTERNO carta usomano avorio, illustrato CMYK; 2017, pp. 336

Euro 20.00

ISBN: 978-88-7218-434-9

Il Living Theatre, fondato nel 1947 da Julian Beck e Judith Malina, è stato la più radicale esperienza di sovversione teatrale del Novecento. Dai palcoscenici alle strade di tutto il mondo, dove l’ha portato il suo nomadismo comunitario, il Living Theatre ha creato spettacoli che sono entrati nella storia del teatro: da “The Brig” (1963) a “Mysteries and smaller pieces” (1964), da “Frankenstein” (1966) ad “Antigone” (1967), fino a “Paradise Now”, emblema del ’68 teatrale.
Con il ciclo “L’Eredità di Caino”, inaugurato nel Brasile delle favelas nel 1970, la compagnia ha portato il suo teatro nelle strade, nelle fabbriche, negli ospedali psichiatrici, nelle università, davanti alle carceri. “Sette Meditazioni sul Sadomasochismo Politico” (1973), “Sei Atti Pubblici” (1975), “La Torre del Denaro” (1975) sono le principali creazioni del ciclo, progettate per spazi aperti e luoghi non teatrali, e destinate a rinnovare lo “scandalo” di un teatro che ha affrontato denunce e arresti in dodici paesi differenti, sempre a causa delle sue battaglie civili e pacifiste. Il “ritorno al teatro” nel 1980 ha dato vita a un nuovo impegno artistico, a favore di un dialogo sempre più allargato con gli spettatori.
Dopo la morte di Julian Beck, nel 1985, Judith Malina ha continuato a dirigere la compagnia con Hanon Reznikov (prematuramente scomparso nel 2008), alternando gli interventi teatrali negli spazi aperti alla creazione di nuovi spettacoli per i teatri. Nel 2007 ha inaugurato il teatro di Clinton Street, nel Lower East Side di New York, che ha chiuso definitivamente i battenti per problemi economici nel 2013.
Judith Malina ha vissuto gli ultimi due anni della sua vita alla Lillian Booth Actors Home, continuando a scrivere testi teatrali e a progettare regie per la sua compagnia e per gli anziani residenti della casa di riposo, dove si è spenta il 10 marzo 2015.
In queste conversazioni Judith Malina racconta la sua vita, il suo teatro e i suoi ideali politici e artistici: a partire dall’infanzia, quando dalla Germania emigra con la famiglia a New York, fino all’incontro con Julian Beck e al loro sodalizio artistico, politico e umano, per continuare fra molte battute d’arresto e altrettanti nuovi inizi, attraverso un settantennio ispirato a una visione anarchica che si è trasformata in strumenti e tecniche del lavoro creativo.
Nuova edizione aggiornata e ampliata, nel settantesimo anniversario del Living Theatre e nel cinquantenario di “Paradise Now”.

L'AUTORE