Novelli Vague

Nuova drammaturgia in lingua Toscana fra tradizione e discontinuità

a cura di Alberto Severi

ottobre 2007

prefazione di Nico Garrone
postfazione di Angelo Savelli

24

L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO b/n; 2007, pp. 384

Euro 15.00

 

ISBN: 978-88-7218-200-0

Come scherza il titolo, con un gioco di parole, una specie di nouvelle vague del teatro in lingua toscana, quello che fu di Augusto Novelli, appunto: una “nuova ondata” sulla quale il Festival di Radicondoli, nelle sue edizioni più recenti, e, per altro verso, a Firenze, il teatro di Rifredi, col progetto “Pan nostrale” hanno voluto focalizzare l’attenzione.
La frequente collaborazione fra questi autori, registi e attori (Chiti e Benvenuti, Chiti e Zavagli, Benvenuti e Zavagli, Chiti e Zannoni, Zannoni e Cassi, Zavagli, Zannoni e Severi, Severi e Chiti, Cassi e Severi…) sembra poter definire, fra le molte diversità, un campo comune di ricerca che non può non riconoscere a Ugo Chiti (in un’esperienza unica, capace di far tesoro tanto della scuola dialettale di Dory Cei quanto degli sperimentalismi d’avanguardia di Pier’Alli) un ruolo storico: quello di sdoganatore del dialetto toscano e della sua riammissione nell’ambito del teatro d’autore/ o di ricerca.

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