Il Nuovo Teatro in Italia 1968-1975

Salvatore Margiotta

giugno 2013
Introduzione di Lorenzo Mango
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L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, B/N; 2013, pp. 480

Euro 20.00

ISBN: 978-88-7218-355-7
Se il Convegno d’Ivrea rappresenta l’appuntamento che sancisce di fatto la “prima uscita” ufficiale per la neo-avanguardia teatrale italiana, quello immediatamente successivo può essere definito come il periodo caratterizzato dalla proliferazione di gruppi e formazioni sperimentali che abbandonano la condizione di semi-clandestinità nella quale operava, invece, il teatro di ricerca fino alla prima metà degli anni Sessanta, diventando così un’autentica ‘alternativa’ alla scena ufficiale. Questo libro – seconda tappa di un più ampio progetto di “messa in storia” del Nuovo Teatro diretto da Lorenzo Mango – ne racconta un momento cruciale, quello compreso tra il 1968 e il 1975, periodo in cui la neo-avanguardia teatrale italiana manifesta in nome della ‘alterità’ la conquista della sua identità e della sua autonomia culturale, oltreché artistica. L’esplosione in qualità di fenomeno, dalla costituzione dell’Associazione Nuovo Teatro alla nascita delle “tendenze” e del Teatro Immagine, decreta la trasformazione del Nuovo Teatro in un vero e proprio modello alternativo sia in termini produttivi, sia operativi con i suoi spazi (le “cantine”), i suoi festival, i suoi circuiti.
Tale processo di moltiplicazione è simmetricamente registrato, ma anche alimentato dal ruolo esercitato dalla Nuova Critica – qualcosa di più e di diverso di un gruppo di recensori – su cui si concentra l’analisi del dibattito critico sottolineandone qualità e natura del rapporto diretto e “contaminato” con gli artisti.
L'AUTORE