Alberto Manzi: storia di un maestro

Daniela Nicosia

febbraio 2024

premessa critica di Mario Bianchi

fotografie di Alberto Bogo

Una ragione affettiva mi lega ad Alberto Manzi: avevo pochi anni quando con mio nonno – si chiamava Mimì, il nonno, come un’eroina d’opera – guardavo, incantata, quel dolce maestro insegnare alla Tv in bianco e nero. Insegnava disegnando e ci chiedeva di indovinare cosa fosse quel segno fatto col carboncino nero, insegnava con lo sguardo, insegnava con il sorriso, insegnava come a scuola allora non si sapeva insegnare… Nonno Mimì, assomigliava a quel maestro non nei tratti ma nella mitezza, nella ironia sottesa ad un sorriso lieve sempre presente, da lui ho imparato ad amare le storie e forse a raccontarle, da Alberto Manzi ho imparato a scrivermi la vita. Sempre con un sorriso appresso, sempre con la voglia di imparare... 

Daniela Nicosia

Educare al piacere del pensiero, interrogarsi sulle cose, esprimere senza timore le proprie opinioni: questa in sintesi la pedagogia di Alberto Manzi. Un invito ...

Pensare il teatro

Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini, Ferdinando Taviani

a cura di Roberto Cuppone

marzo 2024

con una lettera di Eugenio Barba

A seguito di esperienze (Living, Grotowski, Barba, Brook), ricerche (ISTA) e studi (DAMS) che stavano cambiando il modo di Pensare il teatro, quarant’anni fa Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini e Ferdinando Taviani scelsero di intitolare così questa dispensa per il primo Dottorato in Discipline dello Spettacolo in Italia. I loro pensieri contengono chiaramente oggetti, metodi e obiettivi ‘antropologici’, eppure l’aggettivo nel libro non compare mai, e non perché in effetti non abbia forse un’accezione univoca per gli autori, ma perché il loro sguardo, apertamente militante (ma non da questo limitato) traguarda ancora più lontano: teso a gettare le basi di quella che Marco De Marinis definirà poi Nuova Teatrologia, terza via fra vecchi modi di studiare ancora servili alla letteratura (la Theaterwissenschaft) e nuove tendenze potenzialmente dispersive (i Performance Studies). Studenti, allievi attori, o anche semplicemente chi ama il teatro, in quei pensieri possono trovare oggi stimoli e ...

Racconto ristorante

(Tra Paolo e Paola)

Pilade Cantini

febbraio 2024

incisioni di Franco Giannoni

Racconto ristorante è la cronaca di un giorno a Roma e dell’incontro tra lo chef Paolo Fiaschi e la signora Paola, ostessa della Trattoria der Pallaro.

Un’occasione amichevole per parlare della cucina di ieri e di oggi e, forse, di qualcos’altro ancora.

Alice e i suoi amori

Paolo Leoncini

dicembre 2023

Vi racconto la storia di Alice dal mio punto di vista particolare. Chi sono io? Lei mi chiama Angelo… Alice ha avuto molti amori in vita sua. Storie molto diverse e emblematiche: un terrorista irlandese, un ballerino di tango, un tossico spacciatore, un piacione da discoteca…

E altri. Uomini che l’hanno attraversata, giocata, usata, riscaldata e raffreddata, riscattata e rivenduta, ferita e curata e di nuovo ferita, ritrovata e di nuovo abbandonata… Una vita alla ricerca dell’amore vero o della sua essenza più pura e inafferrabile.

L’amore non può esistere senza la vita che lo sostiene, senza la persona che lo prova.

Ma anche una vita senza amore, a pensarci bene è proprio un’assurdità: nessuno è un punto sperso nell’universo, tutti in qualche modo hanno amato e sono stati amati. Magari non ricordano bene dove, quando, come… Tutti, in fondo, siamo un po’ Alice…

Tutti alla ricerca ...

Teatrino dei Fondi

Una fantastica sinfonia teatrale

Massimo Marino

ottobre 2023

premessa di Enrico Falaschi

1993-2023. Trent’anni. Trent’anni di testi di teatro contemporaneo, trent’anni di spettacoli per le nuove generazioni e per le famiglie, trent’anni di cambiamenti, di difficoltà e di successi, trent’anni di libri Titivillus, di interventi in scuole, manicomi, situazioni di fragilità.

È la storia del Teatrino dei Fondi di San Miniato, partito dalla cripta della chiesa di San Domenico, approdato a Corazzano in una ex scuola, tra colli, pievi romaniche, nebbie e bestie, a creare spettacoli con le antenne sempre allertate a cogliere i fermenti della società e le sue trasformazioni, attente a intessere fili di comunità.

Trent’anni di un Teatrino che si allarga dal Teatro Quaranthana a organizzare cartelloni in altri paesi e cittadine; che poi gestisce, come complessi centri culturali per i loro territori, il Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio, il Teatro degli Astrusi di Montalcino e quello della Grancia di Montisi.

In queste pagine scorrono trent’anni di invenzioni ...

CREST

Un teatro sotto le ciminiere

Massimo Marino

Agosto 2023

Un teatro sotto le ciminiere racconta i quarantacinque anni di vita del Crest, un teatro nato alla fine dei «rivoluzionari» anni Settanta, ostinato a operare in una città del Sud difficile come Taranto, dominata dallo stabilimento siderurgico ex Italsider, ex Ilva, ex Arcelor Mittal, ora Acciaierie Italiane. Narra una vocazione al teatro per le nuove generazioni, al lavoro nelle scuole e nei quartieri di una città frammentata, smarginata, una città «groviera», come la definì Alessandro Leogrande. Racconta un lungo nomadismo alla ricerca, protratta nel tempo, di un luogo stabile per poter meglio creare e agire sul territorio e finalmente l’apertura nel 2009 di una sede di mille metri quadrati, ottenuta grazie al progetto Teatri abitati lanciato dalla Giunta Vendola della Regione Puglia, il TaTÀ, Taranto auditorium Tamburi.

Il lettore viene condotto attraverso spettacoli per i più piccoli, favole e storie di iniziazione che spesso assomigliano a incubi. Ma pure ...

Atlante iconografico. La Commedia dell'Arte

Renzo Guardenti

Luglio 2023

La Commedia dell’Arte: una delle forme più importanti dello spettacolo europeo ripercorsa attraverso 250 immagini che ne illustrano i tratti salienti e il mito figurativo, dalla fine del Cinquecento agli anni Duemila.

La Commedia dell’Arte ha avuto un’enorme fortuna nelle arti figurative. Nata in Italia, ma diffusasi velocemente in numerosi paesi europei tra la metà del Cinquecento e la fine del Settecento, questa forma spettacolare è stata, fino ai nostri giorni, fonte di ispirazione per numerosi artisti. Il patrimonio iconografico ad essa dedicato è quantificabile in qualche migliaio di opere, realizzate con finalità differenti e per mezzo delle tecniche artistiche più disparate: dal disegno all’incisione, dal dipinto alla porcellana, alla scultura. Questo Atlante si propone, attraverso una mirata selezione di immagini, di mettere in evidenza alcuni degli episodi fondamentali che nel corso dei secoli hanno scandito lo sviluppo del mito figurativo della Commedia dell’Arte, capace di sopravvivere alla stessa ...

Territori da cucire 2015-2022

Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità

Laura Bevione, Raffaella Ilari

luglio 2023

prefazione di Giancarlo Sissa

Territori da cucire 2015-2022. Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità racconta le prime otto edizioni del progetto che sta tuttora proseguendo in Valsamoggia. Il volume è pensato e realizzato insieme a coloro che a vario titolo hanno concorso a Territori da cucire e permette di conoscere peculiarità e trasformazioni intervenute nel corso del tempo attraverso una cronistoria, interviste, materiali, riflessioni, approfondimenti e immagini. Un progetto che si inserisce nel lungo percorso che la Compagnia conduce da sempre nei confronti del pubblico e della comunità.

Tu è il mio respiro

Mimmo Sorrentino

giugno 2023

con interventi di Chiara Saraceno e Alessandro Bergonzoni

In Tu è il mio respiro si racconta che basta poco per dare e ricevere felicità. Ma, in quel “poco che basta”, c’è sempre una lunga storia. Che la formazione del personale, non solo medico, carcerario, ospedaliero, riguarda il proprio “personale” interiore ed ulteriore, attraverso la cura del sé e di sé. Che la riflessione, il racconto del proprio lavoro, del proprio fare quotidiano, delle proprie esperienze diventa insieme una modalità di distanziamento tramite un cambio di prospettiva e, per suo tramite, di riappropriazione riflessiva della propria identità, per quanto parziale: chi sono, qui, in questo contesto e che cosa significa per la mia vita.

Eleonora e Venezia

Dieci anni della Stanza Duse

Marianna Zannoni

gennaio 2023

La Stanza di Eleonora Duse è uno spazio permanentemente dedicato alla memoria della grande attrice italiana di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini conserva l’archivio documentale.

Ispirata al modello delle case museo, la Stanza nasce nel 2011 con l’intento di far conoscere la straordinaria storia di Eleonora Duse e del suo teatro. Stanza della conservazione che diventa luogo vivo e visitabile, all’interno del quale, secondo un’idea di “archivio aperto”, promuovere esposizioni tematiche e iniziative culturali sempre nuove e diverse.

Oggi, a dieci anni di distanza, l’Istituto vuole festeggiare la storia di questo luogo promuovendo una temporanea sul rapporto tra Eleonora Duse e la città di Venezia e ricordando le attività che nel tempo sono state promosse nel contesto di questa Stanza.

IL TRAGICO QUOTIDIANO

Jean Anouilh, mito e teatro a Parigi fra le due guerre

Eva Marinai

gennaio 2023

con un contributo di Carlo Titomanlio

Il volume si sviluppa lungo due direzioni che si intersecano. Da un lato le trasformazioni del tragico nell’età contemporanea, e in particolare nella Parigi del primo Novecento, in cui il mito greco rivive nelle forme di una nuova scrittura drammaturgica (stagione aperta e chiusa dal debutto in teatro di due riscritture di Antigone: di Jean Cocteau nel 1922 e di Jean Anouilh nel 1944); dall’altro le pièces noires composte da Anouilh nell’entre-deux-guerres e negli anni dell’occupazione tedesca, in cui gli archetipi sono calati nella realtà quotidiana, tra mediocrità, vizi e corruzione morale.

L’opera di Anouilh è qui indagata non solo sul piano drammaturgico e filologico, ma in relazione al contesto francese dell’epoca, al suo pubblico, ai suoi luoghi per lo spettacolo (cui è dedicato il capitolo firmato da Carlo Titomanlio). L’attenzione è rivolta soprattutto alla dimensione scenica e attoriale, raccontando i drammi anche attraverso le intuizioni che provengono da uomini e donne di ...

TEATRO LA FENICE

Esperienze di governance

Giorgio Brunetti

gennaio 2023

prefazione di Cristiano Chiarot

Da veneziano, amante della sua città e del teatro lirico, ho avuto il previlegio di svolgere un’attività di servizio per il Teatro La Fenice. Sono entrato in Consiglio di Amministrazione della fondazione in due periodi non consecutivi. Il primo, alla fine degli anni Novanta, quando avvenne la trasformazione degli enti lirici in fondazioni e, l’altro, dieci anni dopo, negli anni Duemila, dal dieci al quindici, quando si trattava di rilanciare il “teatro con i conti in ordine”.

Queste esperienze, che mi hanno coinvolto per tanto tempo, ho pensato che fosse utile raccoglierle in uno scritto per far conoscere il “processo gestionale” che sta a fondamento di un teatro lirico. Una realtà organizzativa complessa, dove il lavoro è predominante e riguarda varie categorie professionali: dagli orchestrali ai coristi e ai cantanti per non parlare dei tecnici.

I libro si articola in tre parti che nei titoli richiamano una pièce teatrale. ...

POESIE DI FACILI COSTUMI

(vent’anni dopo)

Pilade Cantini, Giacomo Caramelli

dicembre 2022

Con una non-introduzione di Fulvio Abbate
fotografie di Veronica Bagni

Pilade Cantini e Giacomo Caramelli sono nati a San Miniato nei primi anni ’70. Dopo aver dato voce ai Rossi pe’ Forza e agli Inti-Illipiedi, gruppi musicali di situazione, nel 2002 hanno pubblicato per Titivillus la raccolta Poesie di facili costumi. Negli ultimi vent’anni hanno continuato a scrivere poesie e a digerire con lentezza. Questo è il risultato. Poesie di facili costumi (quarant’anni dopo) uscirà per Titivillus nel dicembre 2042.

Tutto è bene quel che finisce

Tre capitoli per una buona morte

Roberto Scappin, Paola Vannoni

 

maggio 2022

a cura di Graziano Graziani

con i contributi di Laura Gemini, Graziano Graziani e Andrea Porcheddu

Esiste una buona morte? Per poter esistere dovrebbe, innanzitutto, essere pronunciabile. E invece non c’è tabù più grande per un paese come l’Italia, che forse sta vivendo una crisi delle sue radici cattoliche ma non ha ancora messo in crisi il vocabolario che appartiene a quelle radici. Così, in una cultura secolarizzata ma che continua a usare vecchie parole, la morte è un tabù. Un rimosso. Con questi “tre capitoli per una buona morte”, la compagnia Quotidianacom dà vita a una drammaturgia che cerca di fare i conti con questa rimozione, allestendo un teatro comico e tragico allo stesso tempo, che indaga sul rimosso attraverso la crepa di senso che si apre tra le parole. E questo già a partire dal titolo dal sapore shakespeariano che designa la trilogia: Tutto è bene quel che finisce. Mancherebbe un avverbio per chiudere la commedia – “Tutto è bene quel che finisce ...

Incontri di teatro in tempo di Covid

Le interviste di utopia

Marco Renzi, Maurizio Stammati

ottobre 2021

con la collaborazione di Mario Fracassi, Eugenio Incarnati e Roberto Sala

Dal mese di ottobre 2020 a quello di maggio 2021, il teatro italiano ha conosciuto uno dei momenti più neri della sua storia, con il blocco totale di qualsiasi attività. Centinaia di imprese, piccole e grandi, hanno dovuto fronteggiare un nemico di cui non avevano neppure ipotizzato l’esistenza. Migliaia di lavoratori dello spettacolo si sono trovati senza lavoro e questo non ha determinato solo una difficoltà di ordine economico, ma anche di tipo psicologico. In questo tempo anomalo e sospeso, UTOPIA, Associazione Italiana Teatro per Ragazzi, ha lanciato un suo giornale online attraverso il sito www.utopiateatroragazzi.it. Attraverso questo spazio sono state pubblicate una serie di interviste che hanno coinvolto persone provenienti da ambiti anche molto diversi tra loro: teatro ragazzi, comico, contemporaneo, danza, circuiti, musica ecc. 

A distanza di tempo questi contributi ci restituiscono una fotografia di quel momento davvero impressionante. Quello che ne viene fuori è un ...