Simona Scattina
Simona Scattina è ricercatrice di Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania dove insegna “Storia del teatro e dello spettacolo” e “Drammaturgia”. Si occupa prevalentemente di drammaturgia del Novecento (Gabriele Vacis, Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Armando Punzo) e di drammaturgia siciliana contemporanea (Lina Prosa, Emma Dante, Davide Enia) secondo prospettive di ricerca interdisciplinari, che tengono conto delle recenti acquisizioni della visual culture e dei performing studies. Particolare attenzione ha riservato allo studio della Storia del teatro come Bene Culturale e alle Pratiche di archiviazione della memoria teatrale con specifico riferimento all’Opera dei pupi di tradizione catanese. Ha pubblicato lo studio Il Sergente di Marco Paolini. Epica, memoria, narrazione (Bonanno, 2011), il volume Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017) e il volume «Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro (Titivillus, 2019). Fa parte del comitato di redazione di «Arabeschi. Rivista di letteratura e visualità» e di «Siculorum Gymnasium», e per la collana dei “Quaderni di Arabeschi” ha pubblicato lo studio: Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione (Duetredue, 2017). Ha in corso studi sul rapporto tra il teatro e le arti visive (Dario Fo, Anagoor, Stefano Bessoni, Mario Martone) e sulle trasposizioni sceniche di favole e miti (Emma Dante, Zaches Teatro, Babilonia Teatri).