Juan Villoro

Juan Villoro, classe 1956, è tra i maggiori scrittori ispanici. Vive – tra viaggi e la sua seconda città, Barcellona – nell’unica urbe a misura della sua penna, Città del Messico. Tra i maggiori rappresentanti del genere letterario tutto latinoamericano delle “crónicas”, perciò attento cronista urbano, collabora regolarmente con la rivista letteraria «Letras Libres» e con i quotidiani «Reforma» (Messico), «El País» (Spagna), «El Mercurio» (Chile) e «Internazionale» (Italia). Ama notoriamente il rock e il calcio. Scrive anche narrativa per ragazzi. Aggregato culturale dell’Ambasciata Messicana nella Repubblica Democratica Tedesca, vive a Berlino Est fino al 1984. Membro del Colegio Nacional dal 2013, è docente universitario, saggista, traduttore a sua volto tradotto e pluriplemiato (per la narrativa ricordiamo il prestigioso Premio Herralde a El Testigo nel 2004, per il giornalismo il Premio Fernando Benítez e nel 2012 il Premio Letterario Iberoamericano José Donoso). In italiano si ricorda: “I colpevoli” (Cuec 2009), “Il libro selvaggio” (Salani 2010), “Chiamate da Amsterdam” (Ponte alle Grazie 2013), “La Piramide” (Gran Vía 2013).
Oltre a “Morte Parziale” (2008) – opera che segna il suo debutto come drammaturgo – la Titivillus ha già edito nel 2014 “Il Filosofo Dichiara” (2010) ed è prevista la pubblicazione di “Conferenza sulla pioggia” (2013)

LIBRI DI JUAN VILLORO