Vittorio Cielo

Vittorio Cielo, toscano, debutta in Piazza Navona a Roma, con Michele Placido, Marcus Stockhausen, Luca Barbareschi, che recitano un suo testo sui miti antichi. In versi scrive Parole – Premio PENNA 2004 Inedito segnalato – con note di Alessandro Haber e Michele Placido, sull’amore di un artista, vecchissimo, per una donna molto giovane. Con La Calligrafia delle Puttane e Lezioni da spia è premiato nei teatri Quirino e Brancaccio di Roma; ha seguito per anni i miti del presente, scrivendo inchieste e programmi radio-tv per migliaia di ore. Nella svolta epocale del III° millennio, ha creato per la Rete progetti multimediali di rilievo internazionale.
Nel 2006 pubblica l’unico duro testo critico sul mito di Mozart: MozArt –Truffe su un genio, analisi del falso/vero, nelle leggende da artista sulla sua vita. Quasi ignorato dalla cultura ufficiale, presa nell’affare immenso delle celebrazioni del 250°anniversario, ma messo in scena con Mariano Rigillo e Fulvio Cauteruccio a San Gimignano, da Tuccio Guicciardini, il testo è parte – con questo Goldoni (perduto nella città dei filosofi ribelli) – di una trilogia sul ’700, secolo chiave per le idee, l’enigma, e la politica del presente.

LIBRI DI VITTORIO CIELO