Strade Blu n.10
Quanto dista il teatro?
Un’indagine sociopoetica tra spettatori e non spettatori a Parma
a cura di Roberta Gandolfi
Euro 16.00
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Fuori Collana n.0
Il teatro in fotografia
L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento
Marianna Zannoni
Euro 18.00
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Lo Spirito del Teatro n.93
Altre scene
Copioni del terzo millennio
Paolo Puppa
Euro 15.00
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Altre Visioni n.142
Storia del Living Theatre
Conversazioni con Judith Malina
Cristina Valenti
Euro 20.00
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Altre Visioni n.141
Teatro Laboratorio della Toscana
Diretto da Federico Tiezzi
a cura di Leonardo Mello
Euro 14.00
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Lo Spirito del Teatro n.92
Intorno a “Don Carlos”: prove d'autenticità
da Friedrich Schiller
Marco Filiberti
Euro 12.00
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Altre Visioni n.140
Do, undo, do over
Ermanna Montanari in Teatro delle Albe
Laura Mariani
Euro 14.99
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Altre Visioni n.139
Manuale atipico di sopravvivenza teatrale
Emanuele Conte e il Teatro della Tosse
Matteo Paoletti
Euro 16.00
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Altre Visioni n.138
Interior Sites Project
Il teatro di Cuocolo/Bosetti. IRAA Theatre
a cura di Laura Bevione
Euro 17.00
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Altre Visioni n.137
Cento storie sul filo della memoria
Il “Nuovo Teatro” in Italia negli anni ’70
a cura di Enzo Gualtiero Bargiacchi
Rodolfo Sacchettini
Euro 25.00
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Lo Spirito del Teatro n.86
Tre pièces
P.S. fascicolo O.K., Solitudine a due, Il traghettatore
Sigitas Parulskis
Euro 13.00
Data di pubblicazione: dicembre 2015
“Io appartengo alla generazione che non ha segni particolari, alla generazione che è quasi senza tratti distintivi. Alla generazione che è arrivata troppo tardi per diventare hippy, a cui la musica dei Beatles sembrava eccessivamente dolce ed era già cresciuta troppo per assorbire le idee dei punk, mentre i Sex Pistols le ricordavano un rumore fastidioso”.
Così si descrive il protagonista di Tre secondi di cielo, romanzo di culto di Sigitas Parulskis. Con il suo teatro e la sua poesia, Parulskis ha descritto e segnato in Lituania un’intera generazione, l’ultima cresciuta sotto il regime sovietico. Una generazione che ha preso la parola in modo dirompente subito dopo il crollo del comunismo, per chiedere conto ai propri padri della loro partecipazione al regime e del loro silenzio colpevole. Reduci che non riescono a rientrare nella società, studenti accusati più o meno ingiustamente di parricidio, uomini in crisi, schiacciati dalla vita coniugale e dall’incipiente senilità: queste sono le figure che abitano il teatro di Parulskis. Questa raccolta presenta per la prima volta al lettore italiano un’ampia panoramica dell’opera di questo autore controverso e seguitissimo in patria, che insieme al regista Oskaras Koršunovas ha contribuito a rinnovare drasticamente il teatro del proprio Paese tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del decennio appena trascorso.
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Le prime 16 pagine del libro
Altre informazioni
a cura di Stefano Moretti
introduzione di Graziano Graziani
traduzione di Stefano Moretti e Toma GudelytÄ—
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO B/N; 2015, pp. 208
ISBN: 978-88-7128-409-7