Sconfiggere il lavoro minorile oggi si può. Attualmente vivono in forme di “schiavitù” oltre 217 milioni di bambini in età compresa fra i 5 e 17 anni, circa 300 mila di loro sono protagonisti e vittime di conflitti armati in ogni regione della Terra. Negli ultimi quattro anni, il lavoro della comunità internazionale – con la collaborazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) –, ha ridotto lo sfruttamento dei minori dell’11% vale a dire circa 28 milioni di bambini sono stati recuperati ai diritti dell’Infanzia, ma soprattutto all’istruzione. La diminuzione più apprezzabile si registra nei lavori pericolosi, con un declino generale del 26% (l’attuale valore è stimato in 126 milioni, contro i 171 milioni del 2000). Per la fascia di età 5-14 anni, la riduzione nei lavori pericolosi raggiunge addirittura il 33%.
Questa evoluzione non è stata spontanea. Vi è stato un vero e proprio moto di partecipazione politica di lavoratori, imprenditori e governi con un’azione concreta dei parlamentari, degli enti locali, delle organizzazioni non governative (ONG), dei consumatori e del pubblico in generale. Si tratta di uno specifico e verosimile movimento mondiale contro il lavoro minorile.
Gli autori di questo libro, studiosi di diritto o di economia, con la loro opera forniscono una approfondita conoscenza sulla turpe pratica dello sfruttamento dei minori e offrono un contributo di idee per la sconfitta globale di questa prassi moralmente riprovevole.