One Day

Finalmente vivere servirà a qualcosa

Magdalena Barile
accademia degli artefatti

novembre 2010

a cura di Simone Pacini
scritti di Fabrizio Arcuri, Attilio Scarpellini

56

L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO illustrato b/n; 2010, pp. 232
Euro 14.00

ISBN: 978-88-7218-313-7

[…] Nell’autunno del 2008, quando lavoravamo a One Day, Fabrizio Arcuri mi chiamava tutte le mattine alle 7. Io ero sveglia da un paio d’ore e avevo già prodotto nuovi materiali o nuove versioni dei pezzi in lavorazione. Arcuri aveva annotato le cose da dirmi, gli spunti da darmi, eventualmente i vuoti in cui gettarmi. Due ore di scrittura ancora e poi alle prove, a verificare se le idee dell’alba avevano delle possibilità di sopravvivere fino a sera e quindi, forse, diventare parte di “One Day”, la titanica impresa di 24 ore di spettacolo ininterrotto in cui si era imbarcata l’accademia degli artefatti. 24 ore di spettacolo da scrivere – e non avevamo bisogno di una storia, figuriamoci di dormire! […] Volevamo dalla nostra parte la Storia con la maiuscola […], eravamo senz’altro pieni di conflitti (quelli eterni) da volgere a vantaggio dell’opera… ma la trama, quella non la volevamo proprio. La sua assenza avrebbe lasciato la libertà allo spettatore di “pensare ad altro”. Alle cose più concrete, eccitanti, autentiche, orribili… che accadono continuamente. E insieme all’impossibilità di raccontarle […]. Lo spettacolo non si è più fatto e la questione è stata archiviata (con dolore). La pubblicazione di questo volume ha risvegliato il demone e ancora una volta cerchiamo di fare un po’ d’ordine fra i materiali, i pensieri, le azioni […]. Stavano arrivando le musiche, i costumi, le scene, le coreografie, le esplosioni… non vedevamo l’ora di dimenticarci delle parole…

GLI AUTORI
  • Magdalena Barile
  • Accademia degli Artefatti