Era possibile fotografare il teatro di Tadeusz Kantor?

Caroline Rose

giugno 2008

Una coedizione con la Cricoteka (Centro per la Documentazione dell’Arte di Tadeusz Kantor)

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L X H: 20 x 20; CONFEZIONE rilegato a punto metallico; COPERTINA carta patinata plastificata, colori; INTERNO illustrato, colori; 2008, pp. 36.
Euro 8.00

ISBN: 978-88-7218-220-8

Era possibile fotografare il teatro di Tadeusz Kantor? La domanda è ancora più puntuale, di quanto lo sia nei confronti di una messa in scena classica, quando noi comprendiamo fino a che punto la perfezione che regolava i meccanismi degli spettacoli di Tadeusz Kantor magicamente attirasse la totale attenzione dello spettatore. Le tracce dell’arte di Tadeusz Kantor tramandate da Caroline Rose sono fedeli alle intenzioni dell’autore che aveva trattato la propria arte come un’esperienza totale, precorrendo in questo la produzione artistica attuale. Altrettanto attente sono nei confronti della ricezione dello spettatore, che volentieri avrebbe desiderato che per un attimo si arrestasse il ritmo indiavolato dello spettacolo per trattenere più a lungo il piacere di una immagine. Si percepisce anche la stretta connessione fra gli scenari, gli oggetti, i costumi… che è appunto la ragione che permette di parlare, in Kantor, di un’arte totale. Nonostante gli scenari appaiano crudi, ci lasciamo cullare, come lo spettatore di un tempo, dalle tonalità delicatamente sfumate così seducenti da lusingare l’occhio, ma che di fatto agiscono a determinare con più forza lo sguardo critico sulle forze distruttrici della Storia. Qui ogni fotografia è memoria, ma l’immagine fissata in quel dato istante dal testimone-fotografo è semplicemente una porta che si apre alla poesia individuale, nutrita dall’arte di Tadeusz Kantor.

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