Eccoci qua

Philippe Minyana

febbraio 2009

traduzione di Anna D’Elia

37

L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO b/n; 2009, pp. 112
Euro 10.00

ISBN: 978-88-7218-242-0

Un gruppo di amici si scambia visite di cortesia, per anni, la domenica. Il rituale dell’incontro si ripropone, inflessibile, con minimi scarti, alterazioni, variazioni sul tema, pause, secondo una partitura misuratissima. Il personaggio principale resta però il tempo che passa, e i cambiamenti che esso porta con sé: i capelli che diventano bianchi, i tic, gli acciacchi. Ma anche l’inazione, il vuoto, la banalità di una conversazione che dura tutta una vita, in un perpetuo presente in cui gli esseri e la parola sembrano necrotizzarsi.
Questo paesaggio tragicomico è quello della provincia francese un po’ addormentata, della “Francia profonda”. Paesaggio umano, troppo umano, nella comicità e nell’assurdità degli scambi dialogici, nei travisamenti che sfiorano la follia, paesaggio che mette in scena con ineguagliabile efficacia l’importanza dell’incomprensione tra amici e il suo costante riproporsi.

L'AUTORE