Decapitare la Gorgone

Ostensione dell’immagine e della parola nel teatro di Anagoor

Silvia De Min

ottobre 2016

con un dialogo tra Paolo Puppa e la compagnia

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L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, CMYK; 2016, pp. 184

Euro 16.00

ISBN: 978-88-7218-417-2
Anagoor nasce in Veneto nel 2000 come progetto teatrale che porta in scena interrogativi profondi sull’etica corrente. Lo fa immettendo forme memoriali nel flusso del pensiero contemporaneo; lo fa interrogando maschere, icone, opere. Questo libro non ripercorre la storia di Anagoor, ma insegue il filo di un pensiero teatrale che è poetico e politico: le riflessioni, entrando nei lavori della compagnia, tessono una tela di respiri intrecciati. Questo, infatti, è anche uno studio sull’“Eneide”: il grande poema di Virgilio – protagonista di uno dei lavori di Anagoor – suggerisce le questioni che fondano le teorie accolte in questo libro.
La scena contemporanea guarda al classico per interrogare maschere di potere – esibito o subito – che occultano e che, allo stesso tempo, rivelano. Questo libro è infine una possibilità di riflessione sul compito accolto dal teatro di Anagoor: mostrare la fragilità degli idoli a cui ogni uomo aderisce, la fragilità di certezze ritenute inscalfibili. La tradizione e le sue immagini non sono mai qualcosa di definito o definitivo, imposto o imponibile. Scrutare il divenire del mondo, anche nelle icone che provengono da un passato lontano, significa sfuggire allo sguardo pietrificante della Gorgone, decapitandola.
Il saggio è preceduto dall’“Intervista sulla Bellezza e sul Male” condotta alla compagnia da Paolo Puppa, odinario di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università di Venezia. Sono pagine in cui non soltanto la compagnia si racconta, ma trova l’occasione per un intenso scambio, con uno dei più importanti studiosi italiani, sul senso profondo del fare teatro.
L'AUTORE