Giuliano Scabia

Giuliano Scabia (Padova, 1935) “uno dei pochi, forse l’unico scrittore mitico in circolazione” (Belpoliti), “protagonista di alcune tra le esperienze più vive e visionarie degli ultimi anni” (Celati), “ha fatto della poesia il suo teatro, e del teatro la sua poesia, così che oggi ci appare come il più imprevedibile dei poeti italiani”, con le azioni a partecipazione nei quartieri, nelle scuole, nei paesi, nei manicomi ha segnato una svolta radicale nel modo di praticare il teatro e la scrittura sul sentiero della poesia (Padrone & Servo, Il poeta albero,Opera della notte, Canti del guardare lontano,Canti brevi), del teatro (il ciclo del Teatro Vagante, da All’improvviso & Zip a Fantastica visione, Teatro nello spazio degli scontri, Teatro con bosco e animali, L’insurrezione dei semi, Gloria del teatro immaginario, Visioni di Gesù con Afrodite fino a Commedia di matti assassini e Canto della vita indistruttibile), del romanzo (la saga dell’eterno andare composta da In capo al mondoLorenzo e Cecilia e L’azione perfetta; la tetralogia del ciclo di Nane Oca composta da Nane Oca, Le foreste sorelle, Nane Oca rivelato, Il lato oscuro di Nane Oca; Lettere a un lupo), delle messe in scena e delle azioni teatrali di lunga durata (Forse un drago nascerà, Marco Cavallo, Il Gorilla Quadrumàno, Il Diavolo e il suo Angelo), delle sperimentazioni condotte per trent’anni dentro l’Università di Bologna (DAMS).

 

LIBRI DI GIULIANO SCABIA